Associazione AIPI

CARTA ETICA PROFESSIONALE AIPi CODICE ETICO DELL’INTERIOR DESIGNER

documento integrativo e complementare del Codice Deontologico AIPi

PRINCIPI E VALORI DELL’INTERIOR DESIGNER

La Carta Etica professionale indica i Principi ed i Valori identificati quale riferimento etico dell’attività professionale e fornisce una chiara linea guida per una gestione realistica ed efficace dei “dilemmi etici” professionali.

I Principi indicano il fine ultimo dell’attività professionale e rappresentano la fondazione e il criterio per il pensiero, le decisioni ed i comportamenti e, in quanto tali, sono inviolabili e non negoziabili.

I Valori indicano ciò che è encomiabile e significativo per la professione dell’interior designer e per questo sono degni di riconoscimento e promozione.
I Valori sono organizzati in una gerarchia ordinata secondo criteri di rilevanza e, in quanto tali, possono
essere “negoziati”, ossia essere oggetto di compromesso e bilanciamento, al fine di far prevalere il valore
gerarchicamente più importante, che comunque soccombe a fronte di un Principio.

Il Codice Etico è uno strumento articolato contenente un insieme di dilemmi etici collegati ai Principi e ai Valori. Tali dilemmi possono insorgere in situazioni professionali di incertezza, nelle quali occorre operare delle scelte, e laddove è importante individuare le motivazioni alla base della decisione.
I soci AIPi devono inoltre sempre consultare le leggi dello Stato, delle Regioni e dell’Unione Europea e le norme tecniche che in genere regolamentano la pratica professionale.

Il codice Etico costituisce un’integrazione di tale norme, che è spontaneamente osservata dai soci dell’associazione italiana dei professionisti interior designers, la quale per Statuto rappresenta i soci professionisti, i soci aderenti, soci onorari e i soci studenti, nel presente documento definiti in breve, soci. Il codice non contiene norme ingiuntive, ma principi in materia di comportamento, ai quali i soci devono attenersi nel corso dell’esercizio della professione.

LA NOSTRA RESPONSABILITA’ INDIVIDUALE
“Quando la libertà preme alla tua mente
con forza incontenibile
e pulsa nelle tue vene
ritmando decaloghi d’amore,
allora potrai camminare sopra le spine
senza sentirle.
Allora potrai lottare e soffrire con gioia e,
nella ricerca del tuo spazio
trovare anche quello degli altri.
Allora la tua opera sarà Arte
nella libertà tua e di tutti”

Franz T. Sartori -primo Presidente AIPi 1969

PRINCIPI DELL’INTERIOR DESIGNER

Moralità, deontologia, etica professionale e responsabilità. Ascolto, attenzione, rigore e flessibilità, contro ogni steccato culturale e professionale, in libertà

  1. Principio del rispetto della dignità umana
    in ogni azione e per ogni intenzione, per ogni obiettivo e in ogni mezzo, ciascun essere umano sia trattato come fine e mai come mezzo.
  2. Principio di non malevolenza
    In tutte le attività professionali si eviti di danneggiare in alcun modo le persone.
  3. Principio di benevolenza
    le attività professionali siano finalizzate a promuovere il benessere delle persone, la tutela e la qualità della vita , la salvaguardia della salute, il benessere e la sicurezza, con una forte attenzione all’ecocompatibilità, all’impiego di risorse rinnovabili, per una piena e serena fruibilità degli spazi interni.
  4. Principio di integrità
    si mantengano standard di condotta personali adatti a un professionista in tutte le circostanze, le decisioni e i comportamenti
  5. Principio di giustizia
    si tratti gli altri, quali esseri umani, in modo appropriato con equità ed eguaglianza.
  6. Principio di utilità
    le decisioni e le attività professionali siano finalizzate al raggiungimento del massimo beneficio per il maggior numero di persone, ma senza violare i diritti e la dignità di ogni persona
  7. Principio del duplice effetto
    nelle decisioni e nello svolgimento dell’attività professionale, siano evitati effetti collaterali negativi prevedibili, che siano comunque sproporzionati rispetto al potenziale beneficio derivante dell’effetto principale.

VALORI DELL'INTERIOR DESIGNER

I Valori professionali rappresentano la modalità valide e funzionali all’espressione corretta dell’attività di interior designer con la quale vengono perseguiti i Principi e sono definiti ed ordinati secondo una gerarchia di rilevanza:

a) Valore della Legalità
agire in conformità con le leggi e le regole esistenti.

b) Valore della Sostenibilità
perseguire uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri.

c) Valore della Giustizia sociale
agire ed impegnarsi per la realizzazione di una società giusta ed equa.

d) Valore dell’ Onestà
agire con sincerità e rispettare le promesse.

e) Valore dell’Incorruttibilità
agire mantenendo l’indipendenza da interessi privati.

f) Valore dell’ Imparzialità
agire senza pregiudizi e con indipendenza da specifici interessi di gruppi, evitando qualsiasi forma di discriminazione ed identificando e gestendo eventuali conflitti d’interesse, reali o potenziali.

g) Valore della Responsabilità e trasparenza
agire in maniera da poter essere sottoposti a controlli per giustificare e spiegare le azioni alle parti interessate.

h) Valore della Competenza
agire con le conoscenze e le abilità necessarie, curando costantemente la propria formazione e il proprio aggiornamento professionale, per garantire prestazioni di alto livello qualitativo ed in linea con i più recenti stadi raggiunti dalla pratica professionale e delle tecniche e delle metodologie di analisi.

i) Valore del Servizio
agire utilmente ed in maniera affidabile, in conformità con le preferenze del cliente con prestazioni di qualità, raggiungendo gli obiettivi desiderati con il minimo delle risorse necessarie.

j) Valore della Dedizione
agire con diligenza, entusiasmo e perseveranza.

k) Valore dell’ Innovazione e dell’Inclusione
agire con immaginazione e creatività, inventare o introdurre nuovi prodotti, servizi o processi, in grado di generare valore per le parti interessate (stakeholder) pertinenti

 

CODICE ETICO

Il Codice Etico deve essere concepito come un vero e proprio “portale”, ossia un luogo di riferimento per tutte le domande e le questioni relative all’integrità.

Lo strumento fondamentale per la definizione del codice etico è il “dilemma etico” che propone situazioni nelle quali vi è conflitto tra due o più principi etici ed occorre stabilire a quale principio dare priorità, ossia decidere cosa fare e/o situazioni nelle quali dei fattori esterni rendono difficile perseguire contemporaneamente uno o più principi etici, tenendo conto dell’interesse dei singoli stakeholder e del bene pubblico. Così la definizione del codice etico implica una contestuale migliore definizione degli altri
caratteri distintivi della professione contribuendo efficacemente alla sua evoluzione virtuosa.

Il codice etico è dunque uno strumento che svolge una funzione preventiva di orientamento, in situazioni in cui il professionista può non rendersi conto di trovarsi in situazioni eticamente problematiche e delicate o non mostrare sufficiente “sensibilità etica” anche relativamente all’evoluzione del contesto e a tutti gli stakeholder coinvolti.

Il Codice Etico ha dunque una funzione essenziale di guida ed orientamento. Tuttavia al fine di evitare che sia semplicemente un elenco di principi e valori, enunciati con dichiarazioni vaghe, è necessario proporli nella maniera più concreta possibile, facendo riferimento a situazioni realistiche ed emblematiche. Inoltre, al fine di supportare il processo di sviluppo del ragionamento morale, deve essere strutturato sulla base di dilemmi etici, sviluppati su temi non ovvi ma rilevanti, ossia per i quali è necessaria una guida.

L’elaborazione dei dilemmi etici da parte dei destinatari, realizzati da singoli professionisti (“Ethical Leader”)
consente così di raggiungere diversi obiettivi:

  1. consentire uno sviluppo maggiormente significativo della competenza etica dei singoli professionisti mediante la definizione di dilemmi etici;
  2. sviluppare dilemmi etici a partire dalle esperienze e sensibilità dei professionisti relativamente a situazioni reali vissute in prima persona e/o percettibilità verso questioni etiche ritenute rilevanti;
  3. realizzare la figura degli Ethical Leader che, indipendentemente dal ruolo organizzativo e/o dal tipo di relazione interpersonale con altri professionisti, possano testimoniare, diffondere ed essere punti di riferimento nel contesto lavorativo verso i colleghi e verso tutti i portatori di interessi coinvolti.

In definitiva, creare le condizioni ottimali che consentono lo sviluppo della cultura dell’integrità dei professionisti iscritti all’associazione.

La struttura di un dilemma etico è composta da una situazione, una decisione da assumere e da
argomentazioni alternative che evidenziano le motivazioni a base della decisione.

La stesura dei dilemmi etici è affidata alla associazione che rappresenta i professionisti coinvolgendoli nella
loro realizzazione.

AIPI Settembre 2022

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